Le case italiane sono spesso poco efficienti, disperdono calore e consumano troppo, per questo lo Stato ha previsto una serie di agevolazioni a sostegno dell'efficienza energetica e del contenimento della spesa energetica in conformità alle Direttive dell'Unione Europea.

Contenere i costi delle bollette energetiche e inquinare di meno senza rinunciare al comfort è dunque possibile e le agevolazioni statali sono un ottimo sostegno in tal senso.

Come fare?
Gli interventi di riqualificazione energetica danno diritto a diverse tipologie di agevolazioni accessibili in funzione della tecnologia installata.

AGEVOLAZIONE FISCALE DEL 65%

COS’È?

È una agevolazione che consiste in una riduzione dell’imposta IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’IRES (imposta sul reddito delle società) concessa a coloro che sostengono spese per interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici esistenti.


COME FUNZIONA?

Colui che affronta una spesa per cui è prevista la detrazione fiscale, si vede restituito dallo Stato Italiano il 65% di tale spesa, in 10 rate annuali, sotto forma di “sconto” sulla imposta IRPEF. Inoltre, l’aliquota IVA applicata su tali interventi è agevolata al 10%.


UN ESEMPIO:

Il Sig. Rossi sostiene una spesa di 10.000 € relativamente ad un intervento per cui è prevista l’agevolazione fiscale del 65%.

Approfittando dell’opportunità, rispetta le semplici regole per beneficiarne e a partire dall’anno successivo a quello del pagamento, il Sig. Rossi troverà uno stipendio maggiorato di 650 €, e questo accadrà per 10 anni.

Infatti, lo Stato Italiano diminuisce le imposte sul reddito del Sig. Rossi del 65% della spesa sostenuta (6.500 €) distribuendo il beneficio in un periodo di 10 anni. Quindi a giugno dei 10 anni successivi alla spesa, le minori imposte si traducono in uno stipendio aumentato.


QUALI INTERVENTI?

Gli interventi per cui è prevista l’agevolazione del 65% sono diversi, ma riconducibili a 4 casi generali:

- La riqualificazione energetica dell’edificio (interventi di varia natura, mirati al contenimento del fabbisogno energetico dell’edificio)
- Il miglioramento termico dell’involucro dell’edificio, grazie alla sostituzione di finestre ed infissi e/o coibentazioni (pareti, soffitti e pavimenti)
- L’installazione di sistemi di produzione di acqua calda con pannelli solari
- La sostituzione, integrale o parziale, di impianti di riscaldamento con sistemi dotati di caldaie a condensazione e valvole termostatiche.

Questa agevolazione si applica anche quando in un condominio si trasforma l’impianto di riscaldamento da autonomo a centralizzato e/o quando lo si completa con l’installazione del sistema di contabilizzazione del calore. Sono detraibili sia i costi dell’intervento di risparmio energetico, sia le relative prestazioni professionali necessarie, su queste ultime l’IVA è del 21%.


CHI PUÒ USUFRUIRNE?

Possono beneficiarne coloro che sostengono le spese dell’intervento, siano essi persone fisiche, esercenti arti e professioni, contribuenti con reddito d’impresa, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Il beneficio può essere condiviso fra più persone, in maniera proporzionale a quanto contribuiscono alla spesa. Le agevolazioni sono valide solo se relative ad edifici esistenti e che non siano bene commerciale.


FUNZIONA ANCHE PER I PENSIONATI?

Certo. Forse non tutti sanno che, nella maggior parte dei casi, ad un pensionato che percepisce la pensione minima, viene trattenuta un’imposta IRPEF di oltre 1.200 € all’anno. Questo consente di beneficiare dell’agevolazione fiscale del 65%, cioè poter affrontare un intervento anche di 18.000 €, del quale recuperare completamente il 65% in un periodo di 10 anni.


CI SONO LIMITI?

Gli importi massimi detraibili dalle imposte variano a seconda del tipo di intervento (dai 30.000 € relativi ad una semplice sostituzione impiantistica fino anche ai 100.000 € di un importante riqualificazione energetica), ma permettono comunque di usufruire del beneficio anche per grandi interventi, soprattutto nel caso di interventi su condomini, dove il limite di spesa detraibile è da intendersi per ogni unità immobiliare, o condomino.

Da notare che sono detraibili sia i costi per i lavori di intervento di risparmio energetico sia per le prestazioni professionali necessarie per tali lavori. Il limite di tempo è il 31 dicembre 2013, per cui si può beneficiarne se l’intervento ed il suo completo pagamento siano conclusi entro tale data. Il 30 giugno 2014 è invece la scadenza per interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.


COME SI FA?

È semplice, devono essere rispettate alcune regole, che cambiano leggermente a seconda del tipo di intervento. In tutti i casi il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario, in cui nella causale risulti “intervento di riqualificazione energetica ai sensi della Legge 27.12.2006, n. 296, e successive modifiche ed integrazioni”, o l’ultima, il decreto legge n.63 del 2013.

Inoltre nella distinta di bonifico deve comparire il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento (chi effettua i lavori). Oltre a ciò è prevista una pratica (trasmessa all’ENEA) normalmente redatta da un tecnico abilitato incaricato dall’installatore che effettua l’intervento.

La pratica prevede la compilazione di moduli, ed alcuni documenti allegati (inquadramento catastale, pianta dell’edificio, copia della fattura, etc). Alla fine della pratica al Cliente verranno consegnati dei documenti da conservare, che saranno utilizzati dal commercialista o CAAF per la denuncia dei redditi, in modo tale da ottenere il rimborso dallo Stato.